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Ecco 6 consigli facili per trasformare una visita in contatto, facendo nurturing e quindi alimentando l’interesse ma non solo via mail

Generare nuovi contatti rappresenta il motore del tuo business ma hai bisogno di benzina per mantenerlo in funzione: è per questo che fare nurturing rappresenta una componente fondamentale per la tua strategia di marketing online.Questo significa che devi curare i tuoi contatti, coccolarli e stimolarli di continuo con nuove offerte, idee, contenuti utili ed e-mail.

E questo a prescindere dal tipo di business in cui ti trovi. Chi visita il  tuo sito web  e vuole conoscere il tuo brand, va trasformato in un nuovo contatto per la tua azienda. Ecco come.

Sei davvero pronto a convertire una visita in contatto?

Chiunque abbia un business online ha come obiettivo quello di acquisire nuovi clienti, aumentare le vendite dei propri prodotti o  servizi e i contatti. Ma quando finalmente un nuovo visitatore arriva sul tuo  sito aziendale, sei davvero sicuro di essere in grado di convertirlo in un contatto per la tua azienda?

Potrebbero volerci pochi minuti o mesi per un nuovo prospect, questo dipende dal tuo settore, dalla  tua strategia di marketing.

Ma c’è un punto di partenza certo dal quale cominciare, che è quello di fare nurturing.

 

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È un modo efficiente per prendere il tuo nuovo visitatore e cominciare a portarlo sempre più in profondità nel tuo funnel di conversione.

Attenzione però agli equivoci: fare nurturing non significa che basta mandare una email. Ci sono altri modi più efficaci per alimentare il tuo funnel  di marketing e in particolare attraverso annunci sponsorizzati come Adwords e Facebook Ads.

Alimentare il motore del tuo business ti permette di trasformare le visite in contatti ma anche di aggiungere valore al tuo brand e in particolare sui social, con l’opportunità di gestire tra l’altro le obiezioni.

Non puntando tutto sulle email ti assicuri anche un altro vantaggio: vai ad evitare il problema principale del fare e-mail nurturing oggi… vale a dire che tutti lo fanno! Questo si traduce in percentuali di apertura delle mail molto basse a causa del sovraccarico giornaliero al quale siamo  sottoposti.

Mai pensato a quante mail ricevi in posta (anche indesiderata) e che ovviamente non apri neppure?

Una campagna PPC (pay per click appunto tramite gli annunci sponsorizzati) ti permette di superare la difficoltà.

Ovviamente, sottolineando ancora una volta che inviare email per fare nurturing rimane comunque un efficace canale di comunicazione con i tuoi prospect. A patto però che la mail venga aperta.

 

  1. La Formula per il Successo: ricerca delle keywords + definizione del target

Proporre il contenuto giusto al momento giusto: è così che trovi nuovi contatti! E il grande vantaggio degli annunci sponsorizzati è proprio quello di poterli mostrare solo ad un’audience definita e specifica. Perché questo aspetto è così utile per fare nurturing? Perché questo permette di comunicare esattamente e in modo diretto solo con persone già potenzialmente interessate a ciò  che stai proponendo.

 

  1. Trova il giusto formato di annunci per le tue offerte

Hai ben organizzato il tuo percorso di nurturing in diversi step, giusto? Proponi uno sconto o un contenuto gratuito per attirarlo e poi continui ad alimentare l’interesse gradualmente, fino a condurlo ad un’esperienza di acquisto straordinaria. Ebbene non è così lineare. Non puoi sapere in quale punto di questo percorso, il tuo potenziale contatto deciderà di entrare.

Alcuni entrano senza neppure sapere di cosa tratta il tuo business e dovrai educarli (prospect A), altri più informati cercheranno invece di capire come funziona e quanto vale la tua offerta (prospect B).

Va da sé che devi studiare bene la tua offerta e scegliere il giusto formato per proporla. Presentare ad un prospect A un’offerta per la quale non è ancora pronto può spaventarlo mentre offrire qualcosa  di troppo elementare ad un  prospect B significa non creare abbastanza valore.

La scelta del formato ideale è quindi di fondamentale importanza: una mail, un video, un annuncio ovvero il modo di presentare la tua offerta è altrettanto importante quanto l’offerta stessa!

 

  1. Allinea i tuoi messaggi sulle differenti piattaforme

È chiaro che tutti i canali di comunicazione sono diversi gli uni dagli altri ma restano comunque legati a vicenda e di volta in volta devi scegliere quello più giusto. È per questo motivo che sia il messaggio che il tone of voice (su Adwords come su Facebook ad esempio) devono essere in linea, per non confondere il visitatore e permettergli di trasformarsi in nuovo contatto per la tua azienda.

Un’unica strategia di nurturing, diverse piattaforme e quindi più leads (contatti) per il tuo business.

 

  1. Monitora il traffico sul tuo sito web

Fare nurturing come abbiamo già spiegato significa alimentare e far funzionare il motore del tuo business online perché ti permette di generare nuovi contatti, trasformandoli in clienti. È una cosa grandiosa ma se non tieni traccia di tutto ciò che accade sul tuo sito web, non servirà a molto.

Un tracking code ti permetterà di seguire passo passo ciò che accade su una landing page se non direttamente sull’intero sito.

 

  1. Fai remarketing

Monitorando il comportamento dei visitatori del tuo sito potrai costruire delle liste di contatti verso i quali fare remarketing ovvero continuare ad inviare messaggi sulla base degli interessi dimostrati o delle difficoltà non risolte durante la navigazione. Se ad esempio il monitoraggio dei dati ti mostra che un visitatore è rimasto a lungo su alcune pagine specifiche del tuo sito, potrai intuire le sue necessità e mostrargli degli annunci  sponsorizzati (Ads) per convincerlo che ciò che tu offri è la migliore delle soluzioni che può trovare a sua disposizione.

 

  1. Conta quante volte riappare il tuo annuncio

Questo per il semplice motivo che fare remarketing è di certo una tattica vincente ma esagerare fino a diventare spam si rivela controproducente.

 

Come sapere qual è il numero “giusto” di volte in cui far apparire un banner? La questione è soggettiva perché ci sono diversi fattori da considerare e da valutare: il settore, il tipo di business, di offerta/servizio, il prezzo. Per prodotti di valore non elevato, per i quali ci si aspetta un acquisto compulsivo senza troppe valutazioni dei pro e contro, allora mostrare il banner ripetutamente per alcuni giorni può essere efficace ai fini della vendita.

 

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