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Come ottimizzare Instagram dal punto di vista SEO ma soprattutto perché farlo: ecco i vantaggi reali che porta al tuo business.

A cosa serve Instagram? Stiamo parlando di una piattaforma social che ha più di 500 milioni di utenti attivi al giorno, in cui più di 100 milioni di foto e video vengono condivisi quotidianamente, e dove circa l’80% degli utenti segue almeno un brand. Foto, foto e ancora foto… ma si tratta davvero “solo” di foto?

Per molti questo significa mantenere alta la creatività e realizzare scatti memorabili da postare: ma la creatività, senza una strategia, sfocia nell’arte e questo poco serve al tuo business.

Hai bisogno di una strategia, anche nella pubblicazione di “semplici” foto o video: solo questo può aiutarti a raggiungere più velocemente i tuoi obiettivi.

5 consigli per l’ottimizzazione SEO di Instagram che sottovaluti

 

1. Utilizza gli hashtag per la ricerca delle keywords

Una delle basi della SEO tradizionale è rappresentata dalle keywords.

Sembrerebbe strana l’idea di utilizzare un social network come se fosse un motore di ricerca, eppure Instagram al suo interno ha una funzione di ricerca basata sugli hashtag, che permette di cercare gli argomenti di tuo interesse preceduti dal simbolo #.

La scelta, ovviamente, deve essere orientata su quegli hashtag che possono essere in grado di portare più traffico verso la tua azienda, che sono più rilevanti per le foto che hai scelto e per rappresentare la tua attività, nonché gli interessi del tuo target.

La cosa più utile degli hashtag rispetto alle keywords è che puoi aggiungerne quanti ne vuoi al termine dei post.

L’utilizzo delle keywords, come sai, è assai differente e richiede più competenze, in quanto vanno inserite abilmente all’interno del testo, del titolo, del sottotitolo e della meta-description di un articolo.

Gli hashtag, invece, per funzionare bene possono essere elencati in una vera e propria lista finale, da inserire nella didascalia o direttamente nel primo commento del post.

Ma a questo punto, ti chiederai: quanti hashtag posso utilizzare e soprattutto come posso scegliere quelli che fanno al caso mio?

Se per Google si utilizza il Keyword Planner, in realtà per Instagram non esiste uno strumento simile, eppure una ricerca approfondita è fondamentale se vuoi trovare hashtag rilevanti che non siano già stati utilizzati oltre misura e quindi inflazionati.

Puoi effettuare questa ricerca attraverso la lista dei Top 100 hashtag utilizzati sulla piattaforma, optando per servizi come Websta e Top-Hashtags, che ti permettono anche di mettere un filtro per luoghi e capire più facilmente quali sono gli hashtag di ricerca più utilizzati dai consumatori nella tua zona.

Ma non solo: in realtà, un’altra tattica molto interessante è quella di studiare la situazione dei tuoi competitors e dei brand più grossi presenti sulla piattaforma, cercando di capire quali hashtag vadano per la maggiore nel tuo settore.

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Nonostante ciò, ricorda sempre che un mix equilibrato di hashtag non dovrebbe essere superiore a 30 e che i post con 9 o 12 hashtag ricevano più engagement rispetto a quelli con un numero più elevato.

Inoltre, cerca sempre di calibrare la tipologia di hashtag utilizzati, creando un mix di:

  • Hashtag generali, per un massimo di due o tre, come i classici #photo, #nature, e così via;
  • Hashtag settoriali e di nicchia, in base al tuo ambito di riferimento, seguiti da meno utenti ma che sai essere quelli giusti, ossia i tuoi potenziali clienti, in modo da restringere il cerchio a tuo favore;
  • Hashtag personalizzati, creati da te per sponsorizzare il tuo brand o la tua campagna, o per invitare i followers a partecipare ai tuoi concorsi tramite la condivisione di UGC.

Infine, non dimenticare che le chiavi del successo in termini di Instagram SEO sono la varietà e la rilevanza degli hashtag scelti: non utilizzare sempre gli stessi hashtag, ma cerca di variare e scegliere quelli più rilevanti per la tua attività e la tua buyer persona.

 

2. Organizza concorsi a premi (con hashtag personalizzato)

Certo, penserai che questa non sia una grande novità, tutte le aziende ormai organizzano concorsi sui social media: eppure, ce ne sono alcune che ancora non hanno compreso appieno l’importanza di mettere in palio un premio per il loro fans!

Una scelta molto controproducente: i followers, infatti, si aspettano di poter gareggiare e giocare per ottenere degli omaggi, qualunque sia quello che in gergo viene definito “reward”.

Si tratta di una vera e propria strategia di gamification marketing mirata a fidelizzare gli utenti e ottenerne rapidamente di nuovi, potenzialmente interessati a ricevere (e un domani magari a comprare) proprio i tuoi prodotti/servizi!

Ci sono molti modi per creare un contest sui social, ma ovviamente, trattandosi di Instagram, punta soprattutto sulle immagini e sui video, usando tutte le armi a tua disposizione (o almeno due di esse) al fine di aumentare l’engagement dei tuoi followers, tra le quali:

  • Immagini o video sul feed;
  • Foto e video nelle Stories;
  • Sondaggi, link, quiz e countdown nelle Stories, per creare il cosiddetto “sense of urgency” e fungere da ulteriore elemento di gamification;
  • Video più lunghi sul tuo IGTV, come backstage e tutorial per l’occasione, o semplici teaser del contest stesso.

Tutte queste tattiche ti consentiranno di coinvolgere i tuoi followers in maniera diretta, chiedendo loro di postare delle foto o comunque degli user-generated-content (UGC) legati all’hashtag personalizzato che hai creato per l’occasione.

La foto o il contenuto che piacerà di più, vincerà l’omaggio, e nel frattempo avrai messo in atto una strategia che funge da asset per la tua SEO, in quanto ti porta ad attirare – spesso anche organicamente – l’attenzione dei potenziali consumatori, facendoti apparire nella sezione di ricerca della app!

 

3. Costruisci partnership con organizzazioni no profit

Le persone, al giorno d’oggi, amano seguire aziende o  brand che fanno qualcosa di positivo per la comunità.

Anche se non puoi farlo in modo diretto, puoi sempre decidere di aiutare gli altri tramite un’organizzazione caritatevole o no profit, collegata in qualche modo al tuo settore di appartenenza.

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Oltre a compiere un’opera di bene, questo ti permetterà di aumentare la visibilità del tuo sito, del tuo business e del tuo profilo Instagram, considerato il grande potere dei contenuti visual anche in questo ambito: in tal senso, perciò, non dimenticarti di aggiungere alle tue foto anche l’Alt Text, proprio come faresti in ottica SEO per i contenuti del tuo sito web.

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Ricorda che si tratta senza dubbio di strategie efficaci in termini di social media brand positioning per la tua azienda!

 

4. Utilizza gli strumenti di business di Instagram per pubblicizzarti

Per molte aziende Instagram rappresenta un canale grazie al quale potersi connettere con la propria audience attraverso foto, storie e video coinvolgenti. Devi sapere, però, che esistono numerose altre funzionalità e tools che questo social mette a disposizione degli imprenditori, come:

  • Gli annunci sponsorizzati, che ti offrono sia le più semplici Photo Ads che i Boosted Posts, le Carousel Ads, le Video Ads e le Stories Ads;
  • La Shop feature, che – proprio come le vetrine di Facebook – dà modo ai tuoi clienti di compiere acquisti tramite la app stessa.

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In tutto ciò, comunque, un altro degli strumenti SEO più efficaci, allo stesso modo di ciò che faresti per il tuo sito web, è quello di tenere sott’occhio gli insights della piattaforma: solo studiando a fondo quali contenuti, orari, format e patterns preferisce la tua audience, potrai affinare la tua strategia per il futuro e posizionarti meglio.

5. Prova a fare marketing con gli Influencer

Amati oppure no, gli influencer ad ogni modo hanno portato al successo di numerosissimi brand!

Si tratta di utenti che hanno un numero elevato di followers sui social network e vengono seguiti ogni giorno da migliaia di persone, influenzandone le scelte di vita e d’acquisto.

Quello che devi fare, quindi, è individuare gli influencer più in vista per quanto riguarda il tuo settore, ossia la “nicchia” specifica della tua attività, e in seguito creare una partnership con loro: ma niente paura, non dovrai necessariamente collaborare con influencers del calibro di Chiara Ferragni o Cameron Dallas!

Su Instagram infatti, a livello di marketing, impazzano ben due nuovi trend legati all’influencer marketing: i micro-influencers e addirittura i nano-influencers.

Se il messaggio di un influencer famosissimo può risultare più dispersivo, in quanto viene seguito da milioni e milioni di persone che non sempre condividono gli stessi interessi, invece un influencer seguito da “soli” 100k followers, 30k o persino 10k, potrebbe essere la scelta ideale per targetizzare al meglio la tua strategia verso un pubblico di nicchia ancora più specifico, nel quale con molte più probabilità potrai trovare dei potenziali clienti!

Dunque, qualsiasi sia il suggerimento SEO che ha attirato la tua attenzione e che hai voglia di mettere subito in pratica, ricorda sempre che il filo conduttore delle tue attività svolte sui social deve essere comunque il racconto e l’umanizzazione della storia del tuo brand, ossia lo storytelling strategico.

Raccontare storie significa portare il tuo brand nella vita dei tuoi followers: anziché postare immagini e frasi banali e al limite dello spam, pensa a cosa vuoi trasmettere davvero a chi ti segue con interesse, quali contenuti di qualità possono davvero rispondere ai suoi bisogni.

Le storie, infatti, ti permettono di essere sempre attivo sui social e di avere un’ispirazione su cosa comunicare, dando modo al tuo brand di acquistare personalità e creando interesse per i tuoi prodotti o servizi.

 

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 06/06/2017 e aggiornato il 19/11/2019.

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