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YourTarget intervista Marta Pellizzi in occasione dell’uscita del suo libro Rivoluzione Telegram. Perché Telegram è una rivoluzione? Cos’è la Telegram Formula? Di questo e molto altro ancora ci ha parlato Marta Pellizzi.

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In occasione dell’uscita del libro “Rivoluzione Telegram”, YourTarget ha avuto il piacere di intervistare l’autrice Marta Pellizzi, creatrice di strategie sui social network, consulente e formatrice in ambito social media marketing, divulgatrice di contenuti informativi sul marketing applicato ai media.

Rivoluzione Telegram” rappresenta una tappa obbligatoria per la formazione di ogni marketer che si rispetti in quanto è ricco di chiarimenti, spunti ed insegnamenti su come utilizzare questo strumento all’interno di una strategia di marketing.

polaroid_martaLeggendo questo libro si percepisce tutta la passione e l’entusiasmo di Marta per questo canale e allo stesso tempo l’onestà intellettuale e la professionalità con cui lo propone, ovvero senza spingere ad un utilizzo di Telegram a tutti i costi, ma consigliandone un uso consapevole, come lei stessa dichiara nell’intervista che segue: “…va integrato in una strategia all’interno della quale i contenuti sono ben studiati e vi è dunque un piano per raggiungere uno scopo. Diversamente, se l’azienda non ha intenzione di lavorare così, non è detto che Telegram serva o che possa funzionare.

“Rivoluzione Telegram” va letto perché finalmente c’è un libro che ci guida sull’uso di questo strumento, lo rende chiaro e ci fa toccare con mano la sua natura rivoluzionaria che poi è il suo punto di forza. Nell’intervista che segue abbiamo chiesto a Marta di parlarci della sua Telegram Formula, della natura rivoluzionaria di questo canale e di molto altro ancora.

Ora lasciamo la parola a Marta! Buona lettura…

“Pensa a come sarebbe comodo per un ristorante, che vuole tenere aggiornati i propri clienti sui nuovi piatti o i menu del giorno. Con un canale pubblico si potrebbero inviare aggiornamenti direttamente sullo smartphone dell’interessato!”

 

Com’è nata l’idea di scrivere questo libro?

L’idea è nata per caso: mi ero accorta che vi era una carenza di guide su Telegram e, di conseguenza, ho approffittato di tale mancanza per propormi, mettendo così al servizio degli altri la mia esperienza forte del fatto che l’interesse stava crescendo. In parte però è merito di Telegram stesso e della sue incomprensioni. Telegram è spesso sottovalutato e la sua diffusione non è paragonabile a quella di altri mezzi. Si può definire come strumento di elite che, pur avendo enorme potenziale business, rimane comunque destinato a quei pochi che hanno voglia di capirlo (ecco perché “incompreso”). Proprio perché poco usato ho deciso di scrivere un testo che potesse chiarire le sue potenzialità ponendomi tutto ciò come una sfida. Le motivazioni quindi sono state diverse: in primis relative a colmare una mancanza e, in secondo luogo, la relative alla conquista di un obiettivo imprenditoriale e personale.

 

Perché la scelta di intitolarlo “Rivoluzione Telegram”? In che modo e in che termini Telegram rappresenta una rivoluzione?

interfaccia_telegramQuando uno strumento viene usato da pochi o viene usato male e si arriva a strutturare delle attività che invece possono favorirne l’uso corretto ecco che allora c’è la “rivoluzione”. Ma non è solo nell’uso ottimale che sta la rivoluzione, sta pure nelle sue eccezionali funzionalità. Infatti Telegram non è paragonabile agli altri: non ha pubblicità, gli utenti non vengono profilati e i loro dati non sono usati né dai creatori o da terze parti. Non c’è l’algoritmo, non c’è bisogno di conoscere il numero di una persona per contattarla. Sono funzioni che rendono Telegram rivoluzionario perché, ad esempio, non si è abbassato all’uso irrispettoso dei dati personali degli utenti per scopi pubblicitari.

 

Nel libro parli della tua Telegram Formula: ce la puoi descrivere brevemente?

La Telegram Formula è strettamente legata ai contenuti di un canale pubblico. Infatti i contenuti di un canale per divenire efficaci sulla community devono rispettare determinate caratteristiche come unicità, riservatezza ed esclusività. Se un contenuto è riservato agli iscritti Telegram, è esclusivo per essi, non è il medesimo che si trova sugli altri social utilizzati, allora diviene pure funzionale in ottica strategica. I contenuti hanno un ruolo centrale nella strategia Telegram e crearli in modo corretto è l’unico modo per avere successo.

 

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In base alla tua esperienza quando arriva il momento Telegram per un’azienda o per un professionista: quel momento in cui scopre le sue mille potenzialità e che non può farne a meno? 

Il momento Telegram arriva quando l’imprenditore capisce che non c’è un algoritmo a mediare i contenuti di un canale e che le attività svolte sulla piattaforma non vengono usate per ricevere pubblicità. Se si comprende l’essenza di Telegram viene da sé usare l’applicazione e testarne l’integrazione in una strategia molto più ampia. Mi preme dire che Telegram deve sempre essere integrato in una strategia e che ogni canale deve nascere se i contenuti sono stati ben studiati e vi è dunque un piano per raggiungere uno scopo. Diversamente, se l’azienda non ha intenzione di lavorare così, non è detto che Telegram serva o che possa funzionare.

 

Da consulente, quando reputi opportuno consigliare ad un’azienda la scelta di Telegram?

Non sempre consiglio Telegram. Telegram è per tutti, ma in realtà lo è solo per chi lo vuole realmente utilizzare e vuole percorrere tutte le strade per il business. Consigliarlo è comunque la spinta necessaria per incuriosire l’azienda. Noi consulenti dobbiamo un po’ essere promotori di strumenti del genere e farli conoscere perché è oggettivamente appurato che la grande maggioranza delle attività non vede Telegram per il proprio business.

 

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A chi consiglieresti il tuo libro e perché?

Consigliare il proprio libro non è facile perché il suggerimento potrebbe essere mediato dai puri interessi personali. Credo comunque che sia un valido strumento e rappresenti attualmente una delle vie migliori per conoscere Telegram.

 

Con Telegram si può pensare ad una rivincita del local business e delle piccole imprese?

Credo di sì. Attualmente chi vuole implementare a livello locale un business ha a disposizione le solite vie, mentre Telegram è la rivoluzione adatta pure alle imprese locali. Si pensi solo a come sarebbe comodo per un ristorante che vuole tenere aggiornati i propri clienti sui nuovi piatti o i menu del giorno: con un canale pubblico si potrebbero inviare aggiornamenti direttamente sullo smartphone dell’interessato. Altrimenti si continuerebbe a optare per il solito post Facebook (magari promosso in modo sgangherato) o la classica e inefficace newsletter.

 

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Previsioni per il futuro: Telegram con le sue caratteristiche controcorrente, ovvero senza forme di advertising e distante dai canali social a cui ci siamo abituati in questi anni, ha fatto da apripista e presto vedremo il proliferare di piattaforme simili oppure resta al momento un caso a sé stante?

Telegram potrebbe rimanere un caso a sé stante proprio perché difficilmente a qualcuno verrebbe di creare una piattaforma dove il guadagno non proviene dall’advertising. Telegram ha puntato molto sulla sicurezza dei suoi utenti e sulla conservazione dei loro dati e sta divenendo un progetto molto più ampio se si pensa alla ICO che ha lanciato e a Telegram Passport.

 

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