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Intervista, WebMarketing

L’inbound marketing e il content marketing funzionano anche quando i contenuti parlano di costruzioni o ristrutturazioni. A confermarlo, in questa interessante intervista è Francesco Ambrosino, blogger, SEO-Copywriter e Inbound Marketer per Open-Box.

La rete è piena di SEO-Copywriter e di blogger esperti in settori come quello della moda, del food, dei viaggi, del marketing e la finanza. Pochi invece scrivono di edilizia, di ristrutturazioni o di caldaie. Ecco perché noi di YourTarget ne abbiamo selezionato uno che, proprio sulle caldaie, ha creato diversi piani editoriali.

Oggi ospitiamo Francesco Ambrosino, blogger, SEO-Copywriter, Inbound Marketer per Open-Box, oltre che fondatore di Socialmediacoso.

polaroid_francescoCiao Francesco, innanzitutto benvenuto a YourTarget. È per me un onore intervistarti. Il mio viaggio nel mondo del SEO-Copywriting è cominciato con uno dei tuoi corsi. Proprio durante il “Socialmediacorso”, una delle prime cose che ci hai insegnato è che tutte le aziende “sono leader nel settore”. Perché il “Chi siamo”, così come tutte le sezione statiche vanno personalizzate?

Ciao Giovanni, e grazie per l’invito. La pagina “Chi siamo” è molto importante, sia per un libero professionista che per una azienda più strutturata.

Ti spiego perché:

  1. L’utente che giunge sul tuo sito, magari attraverso una ricerca organica, tramite i social o cliccando su un contenuto sponsorizzato, tende a sbirciare un po’ in giro, anche se in modo rapido e distratto. Dopo aver fruito del contenuto, se è rimasto soddisfatto, andrà alla ricerca di una pagina About per capire chi sei, cosa fai, quali servizi offri e così via. Non averla, interrompe un processo che potrebbe concludersi con un contatto;
  2. Ogni azienda o professionista ha bisogno di una pagina di presentazione, che possa inviare ai clienti o potenziali tali. I pdf da allegare alla email ormai sono un po’ superati;
  3. Perché mai non dovresti avere una pagina Chi Siamo? Sul serio, perché???

Quanto concorre una sezione statica ben scritta (sia secondo le logiche SEO che mirata ad affascinare il visitatore) nel customer journey?

Guarda, secondo me dobbiamo superare l’idea della pagina statica, perché fa pensare a qualcosa che non produce effetti, sta lì ferma, immobile, aspettando che qualcuno la visiti.

Ogni pagina del sito deve essere progettata e costruita come se fosse una landing page, deve spingere l’utente a compiere una azione.

Ad esempio, una pagina nella quale si illustra un servizio offerto dovrebbe contenere un form di contatto.

Abbandoniamo l’idea della pagina statica e sostituiamola con quella della pagina utile.

La nostra è un’agenzia specializzata nell’inbound e, recentemente abbiamo condotto uno studio sul settore dell’edilizia e delle costruzioni. Secondo te perché questi due settori sono ancora troppo ancorati ad una comunicazione vecchio stile? Può il content marketing essere quel quid in più per un’azienda?

Io ho una formazione da commerciale, non da markettaro, ecco perché faccio fatica a considerare l’inbound come la soluzione definitiva! Una realtà imprenditoriale non può vivere di solo digital marketing, ha bisogno di una strategia commerciale “analogica”, che poi è quella che porta i risultati più importanti in termini di fatturato.

L’inbound è una strategia, non può vivere e prosperare se non si fonde il marketing con il sales.

Il settore immobiliare ed edile non fa eccezione, non si vendono le case su Facebook, ma si può lavorare per far crescere la brand awareness, per conversare con i potenziali clienti, per fare customer care, per diffondere contenuti utili, per acquisire lead, e così via.

 

idraulico_inbound_marketing

 

Nel tuo portfolio clienti hai un e-commerce di caldaie (Caldaiemurali.it), un produttore di tende veneziane (Sunbell) e un e-commerce di arredo (Mobilinolimit.it). Tutti penseranno che tra le tre tipologie di clienti, fare content marketing per l’arredo sarà stato sicuramente più semplice. Confermi?

Ni. La vera differenza, secondo me, non è tanto nel tema da trattare, quanto nel target di riferimento e nelle strategie di vendita. Sunbell, ad esempio, fa B2B, non vende direttamente al consumatore finale, ma necessita ovviamente di farsi conoscere da quest’ultimo affinché aumentino le richieste agli installatori. Questo rende il lavoro di conversione più complesso, mentre per gli altri due c’è il contatto diretto con il cliente, le dinamiche sono più semplici.

Ammetto, però, che scrivere di arredamento presenti minori difficoltà, soprattutto nel reperimento delle fonti.

“L’inbound è una strategia, non può vivere e prosperare se non si fonde il marketing con il sales.” 

Quali sono, invece, le sfide che hai dovuto affrontare per Caldaiemurali e Sunbell? Sono sicuramente progetti un po’ più freddi e quindi più complicati.

Caldaiemurali, in realtà, ha attivato un progetto di content marketing – blog e video tutorial – molto easy, rivolto al consumatore finale, per rispondere a quei dubbi che ognuno di noi ha quando si tratta di caldaie, condizionatori, stufe, termosifoni, e così via.

Produrre contenuti per il blog Termopratico è divertente, mi piace moltissimo.

SunBell può apparire più freddo se si guarda al settore, ma ci consente di trattare tanti temi con un taglio semplice, non estremamente tecnico.

Tra i due, però, quello più difficile da gestire è SunBell, soprattutto in fase di sviluppo del piano editoriale, perché purtroppo opera in un settore fortemente concorrenziale e transazionale, quindi le parole chiave che contano non si prestano facilmente alla produzione di articoli informativi. Fare il piano editoriale ogni mese è una sfida, ma dopo due anni i risultati in termini di posizionamento e traffico organico ci hanno dato ragione.

 

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In che misura ha influito il content nelle attività dei due clienti in termini di affidabilità? Com’è migliorato il customer journey attraverso la metodologia inbound?

L’attività di blogging favorisce il brand in tre modi:

  • migliorare il posizionamento organico, posizionandosi per keyword interessanti per il brand;
  • aumentare il traffico profilato al sito, quindi composto da utenti potenzialmente interessati al settore, ai prodotti e/o servizi offerti;
  • aumenta il trust del brand, oltre che del sito, rendendolo più affidabile agli occhi del consumatore finale.

Se riesci a generare qualcosa di utile da distribuire gratuitamente, senza richiedere nulla in cambio, i vantaggi in termini di awareness e reputation sono enormi.

Regalaci un’infografica. Vorrei ci lasciassimo con un una tua citazione. Dicci in poche battute perché il content marketing può funzionare anche per settori come quello delle costruzioni o dell’edilizia.

Perché le persone si fanno tante domande, e meritano risposte adeguate. Questo vale in ogni settore, edilizia compresa.

 

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