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Si torna a parlare di Trends & Content Marketing e noi di YourTarget non potevamo non avere già l’acquolina in bocca! Ecco i punti chiave che abbiamo estratto dal recente studio condotto da BuzzSumo sui diversi aspetti e trend del Content Marketing nel 2018.

Si torna a parlare di Trends & Content Marketing e noi di YourTarget non potevamo non avere già l’acquolina in bocca! Il recente studio condotto da BuzzSumo sui diversi aspetti e trend del Content nel 2018 chiarisce il contesto in cui si sta muovendo il content marketing in lingua inglese e non possiamo non tenere in considerazione che anche nelle altre lingue, Italiano compreso, questi trend tenderanno a ripetersi – forse – con qualche ritardo ma – probabilmente – con le stesse dinamiche.

Ecco la nostra selezione dei trend chiave del Content Marketing da non lasciarsi sfuggire per il 2018, direttamente dal report di BuzzSumo.

1. Aumentano le pubblicazioni ma in calo l’engagement

Il numero di contenuti pubblicati continua a aumentare ma non è seguito da un equivalente aumento dell’engagement da parte degli utenti. Rispettando il principio del “less is more”, la produzione e engagement rimangono un presidio di pochi siti che hanno guadagnato un certo livello di autorevolezza online nel tempo, sia dal punto di vista dei motori di ricerca sia da quello di un’audience sviluppata nel tempo.

2. Quello del Content è un mercato saturo in cui è difficile spiccare

Una dinamica che non ci sorprende: se il content è una strategia efficace, è comprensibile che siano sempre di più i player a voler “entrare nel mercato del content” rispetto ad uno stesso argomento, date le minime barriere all’entrata – e soprattutto se abbiamo dalla nostra una buona ottimizzazione SEO alla base.

BuzzSumo riporta l’esempio dell’argomento dei BitCoin, diventato un trend nel giro di pochissimo tempo e che alla fine del 2017 contava già più di 40 000 articoli.

Esempio content saturazione mercato_Bitcoin

Fonte: BuzzSumo Content Trends Report 2018

3. Il traffico dai Social Media è in declino

Declina il traffico derivante dai Social, “storicamente” presidiati dalle imprese in quanto ottimo canale per sviluppare la propria presenza online, a favore dei Google Sites: un calo fortemente trainato dal corrispondente calo del traffico organico registrato in Facebook, come puntualizza Shareaholic nello stesso report.

4. Le condivisioni sui social sono calate del 50% dal 2015

Quali i motivi secondo BuzzSumo?

  • Aumento della competizione di contenuti per lo stesso livello di engagement;
  • Cambiamenti nell’algoritmo di Facebook, diminuendo la visibilità organica dei contenuti;
  • Aumento delle condivisioni “private”, ossia via e-mail e chat private (WhatsApp, Telegram, Messenger, ad esempio), un passaggio che potrebbe creare un vero e proprio cambiamento nelle abitudini di consumo di contenuti dai Social ai Private Media, come affermava anche Mark Schaefer già nel 2016; un ambiente che GetSocial definisce come “Dark Social”.

In un mondo dove la competizione sui contenuti continua a crescere, non occorre creare un ottimo contenuto, ma “il migliore e quello con più autorevolezza” affinché venga considerato meritevole di essere consumato e condiviso. Se da una parte il cambio dell’algoritmo di Facebook non favorisce più l’uso indiscriminato della piattaforma, dall’altra sono anche le abitudini dei “consumatori di contenuti” a evolvere verso nuove prospettive.

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5. Cambiano le fonti di informazioni per il consumo di contenuti

In occasione del report, BuzzSumo non può non menzionare i recenti risultati dello studio condotto da HubSpot in tema di trends nel Content Marketing.

Mentre i motori di ricerca – Google in testa – rimangono la prima fonte di informazione online, i più giovani continuano a tendere a Facebook e notifiche da smartphone, mentre i consumatori delle generazioni più mature tendono a rivolgersi al sito in cui avviene la pubblicazione e/o a rimanere informato tramite e-mail marketing e newsletter.

Content trends 1 report-11

 

6. La qualità rimane la carta vincente

Harvard Business Review o The Economist, testate di nota autorevolezza sia online che offline, non registrano elevate variazioni nel numero di visite, condivisioni e backlinks nell’ultimo anno, nonostante i cambiamenti dell’algoritmo di Facebook, confermando, afferma BuzzSumo, che in uno scenario sempre più competitivo, anche nel content è la qualità dei contenuti e la conseguente autorevolezza della fonte a fare la differenza.

 

7. Nuovi contenuti vs / & Evergreen content

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Nonostante i risultati del Content Report di HubSpot registri una netta propensione dei consumatori verso formati quali video e notizie,  BuzzSumo dimostra come siano i contenuti evergreen quelli a rimanere più interessanti: si tratta di Content che per argomento o tipologia di formato, riesce a mantenersi attuale nel tempo, come ad esempio: report di ricerca, statistiche, articoli del tipo “quello che devi sapere su …”, post che danno una definizione dell’argomento, etc. E la tendenza è ancora maggiore se si guarda a quei contenuti che vengono aggiornati spesso con nuovi input che gli donano maggior importanza temporale o li rendono ancora “più condivisibili”. 

Content Trends 2018: tutto è perduto?

Quali sono le implicazioni per chi si occupa di Content Marketing? In effetti, il futuro non sembra prospettarsi così roseo. BuzzSumo conclude il report con 10 punti chiave e suggerimenti per chi desidera lavorare di Content Marketing nel 2018, che noi di YourTarget non possiamo che condividere:

  • Chiarisci gli obiettivi di Content e Social Media Marketing. Se i social possono rimanere una fonte di traffico importante, è altrettanto fondamentale rimanere coscienti che il loro ruolo non termina qui, rimanendo importanti anche in ottica di branding e immagine online, non solo di condivisione dei contenuti online.
  • Non rincorrere i contenuti e titoli virali. Diventare virale significa anche essere più generalisti, per piacere a un numero più elevato di persone. Una lotta per la visibilità che potrebbe non dare i risultati sperati.
  • Sviluppa authority e audience – prima dei trend. Non cavalcare l’onda del trend del momento ma lavora a una strategia di lungo periodo mirata allo sviluppo di una authority nella tua nicchia o settore.
  • Non dimenticare il valore della distribuzione. La promozione dei tuoi contenuti va valutata strategicamente tanto quanto la creazione degli stessi.
  • Approfondisci argomenti specifici – prima degli altri. In un mondo sempre più competitivo, rimanere generalisti non ti aiuterà. Concentra gli sforzi su parole chiave specifiche, come le long-tail-keyword, che vorrai presidiare prima che lo facciano i tuoi competitors.

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