Categories
WebMarketing

Da dove cominciare per creare una landing page di successo: bisogna comunicare in modo chiaro e attirare l’attenzione.

Realizzare una landing page di successo è molto più facile che realizzare un intero sito, giusto? In fondo si tratta di una sola pagina, con l’unico obiettivo di convincere le persone a lasciare il loro indirizzo e-mail. E per raggiungere lo scopo, basta solo un po’ di creatività.

Ebbene le persone che progettano e lavorano su una landing page sono molte di più di quanto tu possa immaginare. Tutto ruota intorno alle “conversioni”- ovvero spingere i visitatori a compiere quella specifica azione che tu vuoi che compiano- e a come è possibile ottimizzarle.

Cominciamo dal design: funzionalità per le conversioni

Le campagne di marketing si basano su un solo, unico obiettivo per volta: la sfida è quella di migliorare sempre di più la user experience, vale a dire l’esperienza di navigazione da parte del visitatore. Più si troverà bene, più le visite occasionali diventeranno richieste di contatto, iscrizioni o acquisti.

Ecco, la landing page è la pagina che “presenta” questo obiettivo. Uno e uno solo. Se cominci a crearla senza avere una chiara idea di ciò che hai in mente di ottenere, la tua pagina ti deluderà e non apporterà mai risultati soddisfacenti.

È per questo motivo che per creare una landing page di successo, come in questi esempi, tutto deve essere organizzato e ogni elemento deve lavorare in sinergia con l’altro, per rendere efficiente la pagina. A partire dal design.

Regola n°1: attirare l’attenzione

L’intera pagina deve essere strutturata in modo da persuadere il visitatore e convincerlo a compiere una determinata azione. Ad esempio scaricare il tuo e-book, richiedere un preventivo, acquistare un prodotto, iscriversi alla newsletter e così via, in base appunto all’obiettivo che hai prefissato per la tua campagna di marketing.

Ogni singolo elemento della tua pagina di conversioni dovrà contribuire al raggiungimento di questo obiettivo per ottimizzare la landing page. Meno distrazioni ci saranno e migliori saranno i risultati.

È questo il motivo per cui anche la homepage del sito aziendale viene sempre più trattata come una landing page: aggiungere troppi link, annunci sponsorizzati, pop up e altri elementi di distrazione allontaneranno l’attenzione del visitatore e sortiranno quindi l’effetto contrario.

Ad esempio, la home page di Yourtarget.ch. https://www.yourtarget.ch/

Ha un’unica call to action chiara, che spinge a compiere una sola azione: Scopri. Si trova posizionata nella parte alta della pagina, non c’è rischio di “perdersela”. L’unica barra di navigazione presente è quella che conduce alle differenti sezioni del sito: non sono presenti altri elementi di distrazione, arrivando in fondo alla pagina, l’unica azione possibile è quella di utilizzare il contact form per mettersi in contatto con l’agenzia.

Rimuovere le immagini stock è un’ottima idea.

Chi visita la tua pagina si accorge se stai utilizzando immagini standard, tratte da uno stock da cui attingere. È sempre difficile comunicare un obiettivo specifico e originale utilizzando foto standard; ancora peggio sceglierne una a caso, non in grado di comunicare.

1_immagini_adhoc.png

Le immagini stock possono persino diminuire la percezione di autenticità e quindi il valore del brand, contribuendo a non costruire quel rapporto di fiducia e di coinvolgimento emozionale che sono i soli fattori a influenzare la vendita.

La tua CTA deve parlare apertamente.

Non utilizzare bottoni standard o banali SCARICA … per la tua landing page c’è bisogno di qualcosa di molto più diretto e personale, in cui le persone possano riconoscersi e motivarsi per ottenere ciò che gli stai proponendo.

 

Regola n° 2: mettere le cose nel giusto contesto

Il contesto della pagina dovrebbe essere persuasivo e d’impatto, per aumentare le conversioni. Questo richiede del contenuto da contestualizzare in base a ciò che chi visita la tua pagina sa e cosa invece ha bisogno di sapere per convincersi e acquistare.

Questo si traduce in una serie di dettagli -e informazioni supplementari- da riportare nella landing page, sicuramente in misura minore rispetto a quanto si potrà leggere in un annuncio pubblicitario (ads) ad esempio.

Il tuo compito sarà quello di mantenere lo stesso messaggio ma riportandolo in modo diverso su un ads piuttosto che nel testo della landing page. Stessa coerenza anche per il design, così come per il tono di comunicazione da utilizzare e per lo stile di copywriting adottato.

 

Il titolo della tua landing page è l’elemento-chiave su cui puntare.

Tutto il significato della tua pagina di conversioni è racchiuso nel titolo, nella headline. È il tuo messaggio, la tua promessa a chi deciderà di affidarsi ai tuoi servizi o acquistare il tuo prodotto. E le promesse vanno mantenute sempre.

Tutto ciò che seguirà deve essere in grado di fornire ulteriori dettagli ma sempre rimanendo fedele e coerente con il messaggio che hai deciso di far passare. Ed è l’unico modo per continuare a tenere incollate sulla tua landing page le persone che hanno deciso di visitarla.

Ovviamente il titolo deve spiccare su tutto il resto del testo e presentarsi above the fold, vale a dire nella parte alta della pagina, quella su cui per primo ricade lo sguardo quando si decide di visitare la tua landing page.

Ad esempio, la landing page di Evernote. https://evernote.com/intl/it/

2_evernote.png

Il titolo è centrato e spicca su tutto il resto e comunica esattamente l’utilità principale del prodotto “Ricorda ogni cosa”. Il sottotitolo spiega, amplifica ed elabora il concetto.

 

Regola n° 3: la semplicità è un punto di arrivo

Essere chiari e far capire in pochi secondi il messaggio della tua landing page. Sembrerebbe ovvio come principio. Eppure non così automatico da riscontrare né da realizzare.

Il 79% delle persone scannerizza la pagina piuttosto che leggerla. Se quindi rendi difficile ai tuoi potenziali clienti il reperimento di tutte le informazioni necessarie, ecco che la percentuale delle conversioni scenderà. Un content marketing efficace permetterà invece di massimizzare gli sforzi.

 

La gerarchia delle informazioni

Si tratta dell’ordine in cui dovrai presentare tutte le informazioni della tua landing page. Gli elementi dovrebbero avere un proprio flusso di presentazione ed essere connessi, combinati in modo sapiente e con la parte visuale predominante.

Ad esempio, la home di Leadpages https://www.leadpages.net/

 

3_leadpages.png

Ogni informazione si sussegue in modo fluido, collegata semanticamente a ciò che precede e segue nella pagina, fino a giungere al prezzo di vendita passando per benefits e testimonials.

Fai un test: fai guardare la tua landing ad un amico per 4-5 secondi, al termine dei quali dovrà distogliere lo sguardo. Ha capito al volo di cosa SI TRATTA? Si ricorda cosa ha letto?

Il ricordo si costruisce con le emozioni, non con i dettagli tecnici.

È un aspetto su cui riflettere molto prima di cimentarsi nell’impresa!

In inglese il concetto si esprime alla perfezione con Clear VS Clever: a dover scegliere, meglio privilegiare la chiarezza a scapito dell’intelligenza, intesa come pomposità dei testi ed eccessivi tecnicismi in grado di oscurare il messaggio che desideri far passare.

Archivi

Categorie

social media