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Scopri come creare una landing page a prova di conversione e fatti ispirare dai 3 esempi pratici di YourTarget

Le landing pages cosa sono? L’ elemento fondamentale di una strategia di inbound marketing ben studiata.

Ottimizzate e sviluppate sapientemente le landing pages offrono l’opportunità di:

 

  • Aumentare i lead qualificati in entrata;
  • Le richieste di informazioni riguardo ad un prodotto o un servizio da parte di un potenziale cliente;
  • La prenotazione di una demo;
  • L’adesione ad un servizio;
  • La vendita di un prodotto;
  • La promozione di un’offerta limitata.

Insomma, una landing page ti aiuta a portare allo stadio successivo del Buyer’s Journey un visitatore ignaro del tuo sito web e trasformarlo in lead, oppure trasformare un lead in un Marketing Qualified Lead o anche meglio in un cliente.

A prima vista questi obiettivi possono sembrare semplici e facilmente identificabili. Nonostante ciò, per sviluppare una landing page a prova di conversione ci vogliono:

 

  • Un design accattivante;
  • Le giuste parole;
  • Testare i diversi elementi che compongono la landing page e aggiustare il tiro.

In questo articolo esamineremo 3 tipologie di landing pages:

  • Home page che comprende alcuni elementi per aumentare le conversioni e può essere considerata una pagina landing.

La premessa che voglio fare è che le seguenti sono delle best practices che possono essere ovviamente riutilizzate, ma gli elementi di una landing page efficace dipendono dagli obiettivi che ti poni, dall’industria in cui operi e dalla tua Buyer Persona.

Diamo un’occhiata.

Landing page per generare nuovi lead

Siamo all’arrivo nel Middle of The Funnel, ossia quando il tuo scopo ultimo è quello di trasformare un visitatore del tuo sito/blog in un lead e successivamente iniziare a nutrirlo.

In questo caso, devi offrire un contenuto di valore in cambio dei dati di quel suddetto visitatore. Quindi, che aspetto potrebbe avere la landing page in questione?

Prendiamo un esempio concreto di YourTarget di una landing la cui offerta è un e-book che elenca 9 esempi pratici di landing page di successo.

Screenshot E-book_Landing Page

La struttura della pagina è la seguente:

    • Headline chiara che spiega la tipologia di contenuto e il tema trattato;
    • Approfondimento a punti elenco che illustra i benefici per chi scaricherà il contenuto;
    • Immagine accattivante;
    • Form;
    • CTA che invita all’azione.

Che cosa possiamo imparare da quest’ esempio di landing page?

  • Hai tra i 3 e i 5 secondi per colpire il lettore e convincerlo a scaricare il contenuto;
  • Devi optare per una CTA che invita ad un’azione chiara;
  • Devi utilizzare un linguaggio chiaro, in altre parole lo scopo della landing page dev’essere comprensibile immediatamente;
  • Non ci devono essere distrazioni di nessun genere, come menu o link che potrebbero portare l’utente altrove (se vuoi far proseguire il customer’s journey puoi utilizzare la thank you page, ad esempio).

Landing page per spingere verso l’acquisto o l’adesione ad un servizio

Abbiamo visto all’inizio di questo articolo che una landing page può avere una miriade di obiettivi, persino quello di trasformare un visitatore sconosciuto in un cliente.

Per fare ciò, l’anatomia della landing page potrebbe cambiare.

Prendiamo l’esempio di AdEspresso, l’università virtuale di Hootsuite per la formazione di professionisti e neofiti nella gestione di Facebook e Instagram.

landing

Fin dall’inizio, notiamo che quella di AdEspresso non è la classica home page, ma è mirata a convertire e può essere quindi considerata una landing page.

In questo caso, la pagina è ricca di contenuti che si concentrano soprattutto sui benefici di un’eventuale adesione al servizio. L’anatomia della landing page segue la seguente struttura:

  • Headline chiara che spiega il servizio;
  • I benefici per i professionisti che decidono di iscriversi ai corsi;
  • Testimonials;
  • Come si svolgono i corsi di formazione;
  • CTA con offerta e prezzo chiari;
  • Spiegazione approfondita dei diversi step che compongono i corsi di formazione;
  • Video testimonials.

Cosa possiamo imparare da questa landing page?

  • La home page del tuo sito web deve essere mirata a convertire, sia per quanto riguarda la generazione di nuovi lead, sia per attirare nuovi potenziali clienti;
  • I contenuti sono fondamentali. Infatti, in una landing page che ha come scopo l’adesione ad un servizio, la vendita di un prodotto oppure la promozione di una demo, devi spiegare all’utente che cos’avrà in cambio e quali sono i benefici che ne trarrà;
  • Le testimonianze di clienti soddisfatti sono assolutamente da includere in una landing page. In questo modo ispirerai fiducia ad un cliente che magari approccia per la prima volta il tuo brand e avrai una prova concreta della qualità del tuo servizio;
  • Considera anche l’inclusione di contenuti video. Anche nelle landing pages i contenuti di forte impatto visuale hanno un ruolo cruciale. Che sia un video che spiega meglio quello che offri o la testimonianza di un tuo cliente, i contenuti video la fanno da padrone anche in questo contesto.

Landing page o Home page?

L’esempio che abbiamo fatto con AdEspresso ha anticipato questo punto. Con l’avvento dello storytelling aziendale e soprattutto, per sviluppare un sito web secondo la metodologia inbound, le home pages statiche diventano assolutamente obsolete.

Ecco perché, quando sviluppi il tuo sito web aziendale devi sempre pensare a come convertire i visitatori in lead, o se sei proprio un guru dell’inbound, i visitatori in potenziali clienti.

Come? Con l’aiuto di link building interni che approfondiscano i singoli servizi che offri, CTA chiare e testimonianze.

Prendiamo come esempio il sito web di YourTarget.

La struttura è la seguente:

  • Headline che spiega la mission della nostra agenzia + due CTA che indirizzano l’utente ai due elementi chiave del nostro business: l’inbound marketing e HubSpot;
  • Spiegazione della metodologia Inbound, della cui ogni step è linkato ad un ulteriore approfondimento;
  • Le nostre risorse scaricabili che creano ulteriore valore per l’utente e opportunità di lead generation;
  • Testimonianze dei nostri clienti;
  • Invito a visitare il nostro blog, che è l’esempio concreto di come il metodo inbound viene messo in pratica.

7 best practices per sviluppare una landing page efficace

1. 1 landing page + 1 offerta. Ad ogni landing page la sua offerta. Infatti, per evitare di confondere l’utente dedica ad ogni pagina solamente un contenuto di pertinenza;

2. CTA chiaro. Il CTA è uno degli elementi fondamentali di una landing page, può fare davvero la differenza in termini di conversione. Opta per un copy chiaro che inviti all’azione e ad un colore pertinente;

3. Rispetta la tua brand identity. A proposito della pertinenza dei colori, una landing page è sempre un’ottima occasione per sperimentare con design accattivanti. Nonostante ciò, rimani fedele alla tua brand identity in termini di stile, colori, font e tone of voice;

4. Form con una lunghezza pertinente. Ormai lo saprai anche tu: in base allo stadio in cui l’utente si trova cambiano anche le informazioni che richiedi nel form che è un must have per ogni landing mirata a convertire. Nonostante ciò, cerca di non essere intrusivo e includi dai 3 ai 5 campi da compilare. Gli utenti di oggi sono impazienti e riflettono parecchio prima di lasciare i propri dati;

5. Copy, storytelling, elenco puntato. Come abbiamo visto, la struttura di una landing page può variare in base agli obiettivi che vuoi raggiungere. In qualsiasi contesto però il testo di una landing page è un elemento fondamentale e devi curarlo a dovere.

Per essere sintetici, opta per gli elenchi puntati che spiegano i benefici di quello che offri. Inoltre, non avere paura di giocare un po’. Almeno che tu non operi in un’industria estremamente formale, comunica con un linguaggio più colloquiale, che crei empatia con l’utente;

6. Punta sul senso di urgenza ed esclusività. Se una landing page è stata realizzata, ad esempio, per promuovere l’offerta di un prodotto, punta sul senso di urgenza indicando che i prodotti disponibili sono limitati. I classici, “10 posti disponibili”, “ultimi 5 prodotti al -50%” stimoleranno il cosiddetto “trigger” nell’utente;

7. Misura e aggiusta il tiro. Specialmente se sei all’inizio dell’implementazione della tua strategia di inbound marketing è sempre bene fare un A/B testing. Questa misurazione della performance può riguardare diversi aspetti della landing page in questione, quali colore della CTA, copy della CTA, Headline, campi del form, ecc.

Anche in questo caso, esistono delle best practice ma sta a te scoprire quello che funziona meglio per te, in alleanza anche con il giusto tool;

Le metriche da tenere in considerazione per misurare l’andamento della tua landing page includono:

Tempo trascorso sulla pagina;
Numero di visitatori unici;
Numero di nuovi lead o acquirenti.

Che tu voglia fare lead generation o promuovere un prodotto o un servizio, la landing page è dove accade l’azione. Ottimizzarla non è di certo un gioco da ragazzi ma ora hai le basi per capire cosa funziona e cosa no, per realizzare una landing page di successo.

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