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La newsletter non è morta. Il newsletter marketing è più vivo che mai. Le e-mail sono uno strumento grazie al quale potrai fornire ai tuoi lettori contenuti di valore, dare dritte e quindi guadagnare la loro fiducia. Ora pensa a cosa puoi fare se hai un’agenzia immobiliare. Noi l’abbiamo fatto!

Siamo in piena estate, luglio 2018, e il tema che sto per affrontare in quest’articolo calza proprio a pennello: come fidelizzare con la newsletter i clienti interessati ad affittare una casa vacanza.

Le case vacanza sono una delle scelte più ambite per gli italiani spinti non solo dal fattore economico ma anche dalla soluzione che dá maggiore libertà rispetto ad un albergo e anche dalla voglia di avvicinarsi agli usi e costumi degli abitanti della loro meta turistica.

Secondo un report del 2016 di MagNews gli utenti si iscrivono alle newsletter per i seguenti motivi:

  • 28,8% si tengono informati;
  • 20,01% sono interessati ai contenuti;
  • 18.03% sono avvisati quando occorre;
  • 17.02% fa fare loro buoni affari.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, per te che operi nel settore immobiliare, nello specifico quelle della case vacanze, non puoi ignorare l’importanza della newsletter grazie alla quale puoi convertire i visitatori del tuo sito in lead e fidelizzarli.

 

La realizzazione della newsletter va affrontata con estrema professionalità e l’intero processo, dal primo momento in cui l’utente entra in contatto con il tuo sito fino alla registrazione del form, va strutturato strategicamente, tenendo conto dei seguenti elementi:

  • Posizione del form sul sito e sul blog;
  • Call to action per invogliare l’utente a registrarsi;
  • Grafica;
  • Opzione di registrazione;
  • Campi da compilare;
  • Piano editoriale.

dati_newsletter

Ognuno di essi è fondamentale per la buona riuscita della newsletter e della costruzione del tuo database clienti. Abbandona la vecchia pratica di acquistare i contatti da altri, lavora piuttosto sulla creazione del tuo database attirando traffico organico e a pagamento, con azioni mirate.

 

Step 1. Analisi

La newsletter in quanto parte integrante di una strategia di comunicazione deve innanzitutto considerare i seguenti elementi:

  • Obiettivo
  • Destinatari

Case study. Portale di case vacanza in affitto: obiettivi e buyer persona

Il case study di cui ti parlerò in questo articolo riguarda un portale di affitto e vendita di case vacanza il cui obiettivo è quello di fidelizzare i clienti;  la sua buyer persona si chiama Martina, è sposata, e lei e suo marito sono appassionati di trekking. Martina vorrebbe prendere in affitto una casa vacanza in una località dove possa praticare questo sport, il tutto ad un costo contenuto. Poiché è la prima volta che affitta una casa vacanza le piacerebbe poter aver un contatto telefonico con il proprietario della casa.

 

Step 2. Costruzione del database

In che modo è possibile fidelizzare clienti attraverso la newsletter? Creando contenuti personalizzati in base allo stadio del funnel in cui si trovano, ai loro interessi e alle loro esigenze.

Ecco perché è importante conoscere i  propri destinatari ed avere un database di contatti realmente interessati.

Per ottenere un ottimo database occorre considerare tre fattori:

  • Call to action;
  • Form;
  • Tipologia di iscrizione richiesta.

Anche per quanto riguarda la newsletter la regola di mettersi in the customer’s shoes diventa fondamentale, in modo da garantirgli una customer experience tale da non rimpiangere di essere approdato sul tuo sito web.

Gli utenti di oggi sono molto più smaliziati rispetto a quelli di qualche anno fa e se trovano i contenuti del tuo sito e del tuo blog rispondenti alle loro esigenze, saranno essi stessi a cercare la tua newsletter.

Se offri loro una ricerca tortuosa, perché magari hai posizionato la tua newsletter in un posto non visibile, con una grafica astrusa, con una scritta minuscola, molto probabilmente, dopo una manciata di secondi, abbandoneranno l’idea e tu avrai perso l’occasione di aumentare il tuo database.

 

form_registrazione

Ecco perché è necessario porre massima attenzione al posizionamento del form e al suo aspetto grafico.

La migliore posizione per dare visibilità al tuo form è nella sidebar, la colonna laterale, mentre la grafica è altresì importante per rendere usabile la compilazione del form.

 

La call-to-action, la chiamata all’azione, è un altro aspetto fondamentale, è il tipo di contenuto che induce l’utente a registrarsi.

Una call to action ad hoc può far leva sui seguenti fattori:

  • Immediato coinvolgimento “iscriviti subito”, “inizia ora”;
  • Urgenza e scarsità;
  • Motivazionale “inizia oggi il tuo cambiamento”.

Dopo aver capito dove posizionare il form di iscrizione per dargli visibilità, l’importanza della grafica e la call-to-action giusta, siamo giunti alla fine del processo di iscrizione, ovvero la registrazione. Gli elementi da considerare in fase di registrazione sono:

  • La tipologia di registrazione;
  • I dati richiesti.

Analizziamo il primo punto, la tipologia di iscrizione richiesta. Ci sono tre tipi di iscrizione, single opt-in, notified opt-in, double opt-in.

I primi due non verificano l’indirizzo del destinatario per cui è difficile evitare l’iscrizione con false email o robot; l’ultimo invece prevede l’invio di un link di verifica allo stesso indirizzo email con cui l’utente si è iscritto e quindi è quella consigliabile.

La richiesta dei dati è altresì importante al momento dell’iscrizione in quanto, se ne richiedi molti, puoi far desistere l’utente dal compiere l’azione.

L’intero processo di iscrizione per garantire click e conversioni va sottoposto ad A/B test, in quanto molte volte per ottenere un esito positivo basta cambiare un colore o la posizione di un elemento grafico.

Si può arricchire il proprio database anche attraverso l’inserimento del link alla newsletter e della call to action nella propria firma digitale dell’email, oppure con un form dedicato sui social media o con una sponsorizzata sempre sui canali social.

Ognuna di queste azioni produrrà contatti che possono essere quindi inseriti in liste diverse in base alla loro provenienza, consentendoti di capire quale di queste azioni ha avuto maggiore successo.

Un’altra action importante è la segmentazione grazie alla quale puoi suddividere i tuoi contatti secondo i seguenti dati:

  • Geografici (provenienza);
  • Anagrafici (età 35-55);
  • Comportamento d’acquisto (giorni trascorsi dall’ultimo acquisto, numero di acquisti effettuati, importo medio speso).

soddisfazione

Case study: portale di case vacanza. Martina si registra alla newsletter

Ritornando al nostro case study, il portale delle case vacanza, abbiamo la nostra buyer persona Martina che, dopo aver navigato sul sito e aver trovato argomenti che rispondono alle sue esigenze, si sentirà attratta dalla call to action, “Scopri ora la casa vacanza che fa al caso tuo”. Compilerà il form, che hai posizionato nella sidebar, e, inserendo la sua email, riceverà un link per confermare la sua registrazione; da quel momento diventerà a tutti gli effetti un lead su cui lavorare per trasformarlo in un potenziale cliente.

 

Step 3. Pagina dedicata alla newsletter

La pagina dedicata alla newsletter deve contenere contenuti che sottolineino:

Un contenuto interessante potrebbe essere specificare quali vantaggi gli utenti traggono dall’iscrizione alla tua newsletter.

 

Case study: vantaggi di iscriversi alla newsletter del nostro portale di case vacanza

Per il nostro portale di case vacanze, i vantaggi potrebbero essere:

  • Ti informeremo sulle offerte di affitto per case vacanza, appartamenti e ville;
  • Ti proporremo le case vacanza più affascinanti e suggestive;
  • Ti offriremo risorse utili su come muoverti nella tua località di destinazione, posti da visitare, locali per il tuo divertimento.

“La newsletter, come il blog, è uno strumento grazie al quale puoi offrire ai tuoi lettori ciò di cui loro hanno bisogno e creare quindi un rapporto di fiducia. Le newsletter non sono morte; anzi: il newsletter marketing è più vivo che mai!”  

 

Step 4. Newsletter personalizzata

Abbandona l’idea di inviare lo stesso contenuto a tutti i tuoi contatti, sarebbe un’azione inequivocabile di spam. Tutti i dati che ti hanno consentito di creare il tuo database di contatti, suddivisi in liste e segmentati in gruppi sono degli utili insights che ti consentono di capire lo stadio del funnel in cui si trova il tuo contatto e di quali contenuti ha bisogno per essere trasformato in un potenziale cliente, o nel caso sia già un cliente, per essere fidelizzato.

La newsletter al pari del blog è uno strumento di erogazione di contenuti grazie al quale puoi offrire ai tuoi utenti ciò di cui loro hanno bisogno e creare quindi un rapporto di fiducia.

Grazie a software come Mailchimp puoi personalizzare la frequenza e i contenuti della tua newsletter. In fase di iscrizione puoi infatti chiedere all’utente con quale frequenza preferisce ricevere la tua newsletter e successivamente puoi chiedergli attraverso un sondaggio quali sono gli argomenti di maggiore interesse per lui.

Tutti questi dati inseriti nel database ti consentiranno di programmare il software che utilizzi in base:

  • Alla preferenza per determinati contenuti;
  • Allo stadio del funnel in cui si trova l’utente;

Nella prima fase quella dell’awareness, molto probabilmente il tuo contatto avrà bisogno di capire quali sono i tuoi prodotti/servizi principali. Mentre in quelle della consideration e della decision, ovvero al centro e alla fine del funnel, potrebbe aver bisogno di informazioni più specifiche.

Una volta decisi gli argomenti che vuoi affrontare nella tua newsletter sei pronto per il prossimo step: la creazione del piano editoriale.

 

personalizzazione_newsletter

Case study: piano editoriale Newsletter

Ritornando al nostro case study, il portale delle case vacanza, la newsletter da inviare ad un contatto appena iscritto riguarderà la seguente tematica:

  1. Gennaio (TOFU): Quest’estate gioca d’anticipo, non lasciarti sfuggire le nostre offerte d’affitto per le case vacanza
  2. Gennaio (TOFU): Scopri le destinazioni più ricercate dagli Italiani
  3. Febbraio  (TOFU): L’estate è alle porte, scegli la tua destinazione: città d’arte, mare o montagna?
  4. Febbraio  (MOFU): Scegli la Casa Vacanza e risparmi il 50% rispetto all’albergo
  5. Marzo  (MOFU): Sei amante del trekking? Scopri le località più gettonate
  6. Marzo (MOFU): Scopri con noi gli usi e i costumi degli abitanti del posto
  7. Aprile (BOFU): In esclusiva per te sconti e offerte per settembre, il mese del tuo compleanno
  8. Aprile (BOFU):  Indeciso sulla prossima destinazione? Lasciati consigliare dalle recensioni dei nostri clienti
  9. Maggio (BOFU): Il proprietario risponde! Domandagli info sulla località, distanza dalla spiaggia, tutto quello di cui hai bisogno.

Case study: Martina riceve la newsletter due volte al mese con tutti gli argomenti di suo interesse

Ritornando al nostro case study e alla nostra buyer persona Martina, attraverso queste newsletter sarà guidata verso la decisione finale e fidelizzata con sconti e offerte selezionate apposta per lei come regalo del suo compleanno. Decide così di acquistare la sua casa vacanza approfittando dello sconto per il suo compleanno.

 

Conclusioni

Dopo aver letto quest’articolo hai tutti gli strumenti per poter valutare la tua newsletter sia dal punto di vista grafico, di iscrizione richiesta, di contenuti. Se noti qualcosa che non va ora puoi aggiustare il tiro e fidelizzare finalmente i tuoi clienti.

 

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